On. Milziade Caprili

“Non è semplice scrivere della pittura di Giovanni Lazzarini. Non è semplice perché non posseggo strumenti critici particolarmente raffinati per giudicare l’opera di un pittore e, d’altra parte mi prende una grande noia di fronte a politici tuttofare che si vogliono occupare e ambiscono a scrivere di tutto e di tutti.

Però nel caso dei quadri, delle sculture e della grafica di Lazzarini ho trovato un grande aiuto nella nostra città. Nei marinai, in certi pezzi di panorama, nella serena mestizia delle vecchie, c’è molto della Viareggio non solo com’era ma anche com’è ancora oggi, c’è molto della gente che lavora, che ripete con strumenti del nostro tempo antichi movimenti. Del resto quello del lavoro è il tema di fondo della produzione artistica di Giovanni Lazzarini.

In primo piano, quasi a significare un elemento tanto prepotente da uscire fuori dal quadro e fare tela a sé, ci sono le mani di chi lavora. Ma si badi bene a non credere che Lazzarini affidi il lavoro degli uomini solo alle mani. Proprio Lui che sa bene quanta intelligenza ci sia stata dietro la costruzione di una paranza o di un barcobestia. Proprio lui che proviene dalla costruzione di carri conosce quanto sia necessario per costruire bene, per tenere in piedi il carro, per dargli equilibrio, per farlo vivere con i movimenti.

Non è la sua una regressione del lavoro inteso come pura manualità, come assoluto ed unico uso delle mani. No. Credo sia una dimensione del lavoro e della fatica che proprio nelle mani si riassume, in quella parte del corpo che sostiene e fa, che concretamente crea il prodotto del lavoro.

Nelle mani, come un vecchio tronco di un albero, nelle loro nodosità si può leggere buona parte di questa nostra città, quella storia pulita di fatiche e di lotte, di gente che non si è rassegnata, che ha partecipato attivamente alle fasi salienti della vita del Paese. Intendiamoci: anche da noi c’è chi a questa storia non ha partecipato o l’ha addirittura osteggiata ma costoro non ci sono, nei quadri di Giovanni Lazzarini, per loro non c’è posto. E francamente ne sono contento.”

Sottosegretario di stato per l’interno On. Milziade Caprili